Travel Blog

Benvenuti sul nostro blog!

Almeno una volta a settimana cerchiamo di pubblicare aggiornamenti, consigli di viaggio e tutorial. Vogliamo condividere con voi il nostro viaggio e soprattutto la nostra esperienza, gli imprevisti che ci possono capitare (in particolare viaggiando con il camper) cercando di essere d'ispirazione e d'aiuto.

Coimbra

Coimbra ha l’anima universitaria e te ne accorgi subito. Si vede subito che la sua vocazione è quella della cultura.
Le strade un po’ sgangherate del centro storico si arrampicano su verso l’Università e pullulano di giovani di ogni genere. Ci sono quelli che lo vedi lontano un miglio che stanno lì per divertirsi e poi ci sono gli spaesati che non hanno ancora capito dove si trovano; quelli seri e precisi con il passo deciso e lo zaino nuovo e zeppo di libri e appunti, poi ci sono quelli che suonano il fado seduti per terra con un cappello accanto, quelli che lavorano come camerieri nella miriade di bar affollati di turisti, le commesse dei negozi di artigianato. Non è raro incontrarli intabarrati nelle loro cappe nere da studenti, a stormi fruscianti, intorno alle porte delle Università o intenti in canti di iniziazioni segrete in qualche angolo di una piazza. Tutto ciò parte da lontano essendo Coimbra sede della più antica Università portoghese ed una delle più antiche e prestigiose in tutta Europa. I veri padroni della città sono infatti loro, gli studenti.

I punti di interesse della città sono la Cattedrale Nuova, la Cattedrale Vecchia con il suo chiostro e poi aggiungerei la sede dell’Università e la biblioteca Joanina.

L’amore per la conoscenza si riflette anche in piccole cose come il Portugal dos Pequenitos, ad esempio. Sembra una semplice attrazione turistica ed in fondo lo è anche, ma mantiene intatto ancora oggi il ruolo didattico, con il quale è stato concepito dalla mente del professor Barreto e dal progetto dell’architetto Cassiano Branco. Seguendo le teorie innovative della nostrana María Montessori, sul finire degli anni ‘30, costruì un parco che potesse insegnare ai bambini mentre si divertivano.
E’ simile alla nostra Italia in miniatura ma c’è qualcosa di più. E’ diviso in tre sezioni: la prima ad esser stata costruita fu quella dedicata alle abitazioni tipiche di ogni regione del Portogallo. Curate nei minimi particolari, i bambini (e anche i grandi, con un po’ di attenzione) possono entrarci ed esplorarle. Case di città, villette di campagna, giardini, chiese, fattorie, dimore di montagna in pietra, castelli.
E poi c’è la sezione dedicata alle colonie, agli usi e costumi dei territori d’oltremare e ai loro prodotti e al loro artigianato.
La terza sezione è invece dedicata alle città portoghesi e ai loro palazzi e monumenti, con particolare attenzione, ovviamente, alla città di Coimbra.
La nostra opinione è che vale la pena di esser visitato, al pari di ogni altro punto di interesse della città, perché offre una vista d’insieme sul Portogallo, accessibile e tutt’altro che superficiale.

Per gli amici camperisti, suggerisco l’area di sosta attrezzata offerta dal comune di Coimbra, gratuita, appena oltre al Mondego e collegata tramite il variopinto ponte pedonale al centro storico. In realtà, non si tratta di una vera e propria area di sosta dato che il parcheggio è consentito anche alle auto, ma gli stalli sono larghi e abbastanza lunghi ed è ben ombreggiato e pavimentato. Inoltre sono presenti attrezzature per il carico e lo scarico.


Oceanografico e Città della Scienza di Valencia

Una delle escursioni assolutamente da non perdere a Valencia è quella al parco oceanografico, nello splendido contesto della Città della Scienza e delle Arti, di cui risulta l’attrazione principale.

Programmate la vostra visita, se possibile, dando un’occhiata al meteo, dato che una parte del percorso è all’aperto. Per una visita accurata ma non stancante ci vorranno circa tre ore. Non voglio anticiparvi niente: guardate il nostro video! Sappiate solo che il costo del biglietto, che potrà inizialmente provocarvi uno choc, vale sicuramente la pena. All’interno potrete trovare ristoranti, chioschi, bar ma anche panchine sulle quali poter mangiare al sacco.

Prima o dopo prendetevi il tempo per una passeggiata lungo i viali della Città della Scienza, dove il bianco delle architravi si fonde con il blu del cielo e degli specchi d’acqua: il complesso architettonico composto da cinque bellissimi e inusuali edifici (uno appunto è quello che ospita l’Oceanografico), è stato progettato dai famosi archistar Calatrava e Candela ed è stato costruito all’estremità sud est dei giardini del Turìa.

Vi consiglio infatti di arrivarci in bici, attraverso la ciclabile dei giardini del Turìa, immettendovi nel punto a voi più comodo, arriverete direttamente alla Città della Scienza dove troverete rastrelliere dislocate in più punti, anche davanti all’Oceanografico. Noi abbiamo fatto così infatti, il secondo giorno, quando siamo tornati per visitare il museo della scienza dato che avevamo preso il biglietto combinato. In realtà il museo vale la visita solo per la bellissima struttura che lo ospita: la stragrande maggioranza delle installazioni è composta da pannelli da leggere (in spagnolo) e video racconti (in spagnolo).

Sito web: https://www.oceanografic.org/it/



I sorprendenti giardini del Turia (Valencia- Spagna)


Valencia, con i suoi circa 800.000 abitanti è quasi una metropoli. Ma ha un tesoro prezioso: i cosiddetti giardini del Turia. Quei sei o sette chilometri di cintura verde cambiano completamente la vivibilità di una città moderna.

Il letto del Turia, deviato dal centro urbano a causa delle frequenti e disastrose inondazioni, ha lasciato un enorme spazio sfruttato in maniera lungimirante. Innanzitutto è completamente percorribile in bici grazie alla ciclabile. Incanalato negli antichi argini del fiume, qualche metro sotto il piano stradale, lo incorniciano a destra e sinistra tipici palazzi Valenciani e costruzioni moderne e lo attraversano ponti ugualmente antichi e moderni, grandi e piccoli.
In questa stagione è permeato dal profumo di agrumi e pini e chissà quali gradevoli profumi si potranno sentire nelle altre stagioni. Vialetti, panchine, boschetti, aiuole, laghetti, fontane con giochi d’acqua e non, intervallati da parchi giochi, piste per il gioco delle bocce, da skateboard, da pattinaggio, campi da baseball, rugby, calcio, calcetto, softball, tennis, piscine, sgambatoi per i cani, aree picnic, spazi attrezzati per il body building, bar e caffé. Si può praticare ogni genere di sport, molti dei quali gratuitamente. Abbiamo visto anche molti personal trainers allenare una o due persone per volta.
Ad un capo trova posto il Bioparco, all’altro la Città delle scienze (che ancora non abbiamo visitato). I prati sono rasati, non c’è un agrume per terra o un mattoncino divelto, né una cartaccia o una lattina. Tutto è in ordine e pulito, tutto invita al relax e al benessere. E non va dimenticato il bellissimo parco Gulliver, gratuito e sorvegliato, che ospita una statua di 70 metri che rappresenta Gulliver catturato dai Lillipuziani, sdraiato e legato a terra. I bambini possono salirci sopra e divertirsi percorrendolo in lungo e in largo e scivolando giù dai diversi scivolini ricavati nelle pieghe dei vestiti o dai capelli. La sera, dopo le cinque iniziano a sfrecciare gli impiegati sui monopattini elettrici di rientro dal lavoro. Davvero una bella alternativa al traffico, soprattutto in una città che difficilmente scende sotto i 10 gradi anche d’inverno!


Cavallino Matto

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Il Giardino dei Tarocchi


Il Giardino dei Tarocchi è un bellissimo giardino privato (adesso gestito da un'associazione) ideato e creato dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi.

Sotto in descrizione trovate il link al sito del Giardino e alla relativa pagina di Wikipedia.

Fate attenzione lungo la strada che si deve percorrere per arrivare: in alcuni tratti è dissestata e con qualche ramo sporgente sulla carreggiata.

All’ingresso del Parco troverete un ampio parcheggio. Nella parte bassa (a fianco del bar) c'è spazio a sufficienza per parcheggiare il camper, anche quelli di dimensioni più importanti troveranno posto senza difficoltà. Tutto è recintato e ben curato.

L'ingresso al parco si raggiunge a piedi lungo una salita piuttosto ripida. Abbiamo notato che, per chi ha difficoltà a camminare, l’accesso al parco è consentito anche con l’auto, fino all’entrata, ma non sappiamo se vale anche con il camper. Se necessario, telefonate.

Il parco è una vera meraviglia, nel senso letterale del termine. E’ stato concepito proprio per stupire il visitatore. Ricorda in parte il Parc Guell di Barcellona. Da visitare senza fretta e con la curiosità di un bambino per qualcosa di magico, creato con tanta dedizione ed amore. E' una meta ideale sia per la coppia, che per la famiglia.

L'ingresso ha naturalmente un costo ma è bene sapere che il primo sabato del mese, da gennaio a marzo e nei mesi di novembre e dicembre, dalle 9:00 alle 13:00 l'ingresso è gratuito per tutti i visitatori. Se il primo sabato del mese dovesse coincidere con un giorno festivo, il Giardino sarà visitabile gratuitamente il sabato successivo.



http://www.giardinodeitarocchi.it/

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giardino_dei_Taroc...

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