Almeno una volta a settimana cerchiamo di pubblicare aggiornamenti, consigli di viaggio e tutorial. Vogliamo condividere con voi il nostro viaggio e soprattutto la nostra esperienza, gli imprevisti che ci possono capitare (in particolare viaggiando con il camper) cercando di essere d'ispirazione e d'aiuto.
Una delle escursioni assolutamente da non perdere a Valencia è quella al parco oceanografico, nello splendido contesto della Città della Scienza e delle Arti, di cui risulta l’attrazione principale.
Programmate la vostra visita, se possibile, dando un’occhiata al meteo, dato che una parte del percorso è all’aperto. Per una visita accurata ma non stancante ci vorranno circa tre ore. Non voglio anticiparvi niente: guardate il nostro video! Sappiate solo che il costo del biglietto, che potrà inizialmente provocarvi uno choc, vale sicuramente la pena. All’interno potrete trovare ristoranti, chioschi, bar ma anche panchine sulle quali poter mangiare al sacco.
Prima o dopo prendetevi il tempo per una passeggiata lungo i viali della Città della Scienza, dove il bianco delle architravi si fonde con il blu del cielo e degli specchi d’acqua: il complesso architettonico composto da cinque bellissimi e inusuali edifici (uno appunto è quello che ospita l’Oceanografico), è stato progettato dai famosi archistar Calatrava e Candela ed è stato costruito all’estremità sud est dei giardini del Turìa.
Vi consiglio infatti di arrivarci in bici, attraverso la ciclabile dei giardini del Turìa, immettendovi nel punto a voi più comodo, arriverete direttamente alla Città della Scienza dove troverete rastrelliere dislocate in più punti, anche davanti all’Oceanografico. Noi abbiamo fatto così infatti, il secondo giorno, quando siamo tornati per visitare il museo della scienza dato che avevamo preso il biglietto combinato. In realtà il museo vale la visita solo per la bellissima struttura che lo ospita: la stragrande maggioranza delle installazioni è composta da pannelli da leggere (in spagnolo) e video racconti (in spagnolo).
Sito web: https://www.oceanografic.org/it/
Valencia, con i suoi circa 800.000 abitanti è quasi una metropoli. Ma ha un tesoro prezioso: i cosiddetti giardini del Turia. Quei sei o sette chilometri di cintura verde cambiano completamente la vivibilità di una città moderna.
Il Giardino dei Tarocchi è un bellissimo giardino privato (adesso gestito da un'associazione) ideato e creato dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi.
Sotto in descrizione trovate il link al sito del Giardino e alla relativa pagina di Wikipedia.
Fate attenzione lungo la strada che si deve percorrere per arrivare: in alcuni tratti è dissestata e con qualche ramo sporgente sulla carreggiata.
All’ingresso del Parco troverete un ampio parcheggio. Nella parte bassa (a fianco del bar) c'è spazio a sufficienza per parcheggiare il camper, anche quelli di dimensioni più importanti troveranno posto senza difficoltà. Tutto è recintato e ben curato.
L'ingresso al parco si raggiunge a piedi lungo una salita piuttosto ripida. Abbiamo notato che, per chi ha difficoltà a camminare, l’accesso al parco è consentito anche con l’auto, fino all’entrata, ma non sappiamo se vale anche con il camper. Se necessario, telefonate.
Il parco è una vera meraviglia, nel senso letterale del termine. E’ stato concepito proprio per stupire il visitatore. Ricorda in parte il Parc Guell di Barcellona. Da visitare senza fretta e con la curiosità di un bambino per qualcosa di magico, creato con tanta dedizione ed amore. E' una meta ideale sia per la coppia, che per la famiglia.
L'ingresso ha naturalmente un costo ma è bene sapere che il primo sabato del mese, da gennaio a marzo e nei mesi di novembre e dicembre, dalle 9:00 alle 13:00 l'ingresso è gratuito per tutti i visitatori. Se il primo sabato del mese dovesse coincidere con un giorno festivo, il Giardino sarà visitabile gratuitamente il sabato successivo.